Giovedì 18 Settembre è passato un anno dall’omicidio di Pavlos Fyssas nel quartiere Amfiali, a Pireo-Atene. Pavlos Fyssas e stato assasinato durante l’atacco di circa 30 person associate a Alba Dorata ed in particolare, dopo essere stato pugnalato dal membro del partito nazista Rupakias.
Per l’anniversario del suo assassinio, ci sono state manifestazioni in molte città. Ad Atene, dove è stato assassinato, si sono riunite migliaia di manifestanti, che secondo alcune stime devono aver raggiunto le diecimila persone. Gli spezzoni anarchici, nel corteo che ha marciato nella zona dove era stato assassinato, erano molto massicci. La polizia in breve tempo si è posizionata molto vicino alla manifestazione, avendo come pretesto i danni causati a negozi, banche e grandi aziende, e molto rapidamente la tensione creata tra il blocco anarchico e le forze di repressione ha provocato degli scontri. La polizia ha attaccato con gas lacrimogeni per disperdere la marcia, ed ha proceduto a 64 arresti, principalmente relativi a compagni coinvolti nella autodifesa della manifestazione, e ancora una volta ha mostrato la brutalità che la caratterizza verso il movimento radicale (e questo non è cliché ma una frase basata su fatti che non riportiamo qui per ragioni di brevità del testo). Gli arrestati sono stati trattenuti fino a Sabato 20 settembre e tutti sono stati accusati di reati minori mentre a tre di loro sono ancora trattenuti, essendo accusati di crimini aggravati.
Nelle dimostrazioni condotte in altre città della Grecia, l’obiettivo principale dei manifestanti era quello di avvicinarsi gli uffici dell’organizzazione nazista, ove esistenti. In varii casi, come a Chania (Creta), Mytilene (Lesbos) e Agrinio (Grecia occidentale), e ci sono stati scontri degli anarchici con la polizia.
Martedì, 16 settembre c’era stato nel centro di Atene una manfestazione (corteo) anarchico di carattere antifascista/anti-statalista/antirepressivo con la partecipazione di centinaia di persone.
Per Umanità Nova
21 Settembre 2014
Gruppo Comunisti Libertari (Atene)